Sono nata a Reggio Emilia un giorno in cui pioveva forte, e il cielo era una rete di fulmini e un rombare di tuoni. Forse per questo mi sento fatta di acqua e di prati spazzati dal vento, ma sono fatta anche di carta e inchiostro. Ho amato la matematica, che mi ha condotta ad una laurea in filosofia, e amo i libri, che mi accompagnano da sempre e che mi hanno portata a vivere e amare il teatro. Per alcuni anni ho fatto parte dell’associazione Dimensioni Parallele Teatro e delle sue creazioni collettive. Nel 2014 nasce mia figlia, in un caldo giorno di sole di fine settembre, e rinasco anche io, nuova, ignota, inesplorata. Nel 2017 arriva, come una rivelazione, il Bando Giovani Narratori, e il Teatro dell’Orsa mi accoglie in una casa che ancora non aveva muri di mattoni ma era già calda e familiare, e risuonava di voci e suoni da tutto il mondo, che si fondono nello spettacolo Argonauti. Da lì cominciano a fiorire i progetti, e ora che la Casa delle Storie ha anche mura, e assi di legno, e sedie, e bollitori per il tè, e al suo interno tutti possono sentirsi a casa, sono più che mai orgogliosa e grata di esser parte di questa ciurma.