Cerchio delle Parole: Rodaribus è…

Rodaribus è un autobus strampalato in viaggio per le vie della città, che abbiamo ideato per  Reggionarra 2018 e 2019, evento dedicato alle storie e alla narrazione che coinvolge da 15 anni migliaia di persone. Sul Rodaribus il pubblico a ogni fermata ascolta incursioni di narratori con le Favole al Telefono di Gianni Rodari, incontra un surreale e stralunato maestro di canti e abbracci, Paolo Garimberti. Alcune tappe coinvolgono i passanti in azioni ispirate ai viaggi impossibili di Giovannino Perdirgiorno. Il progetto è realizzato in collaborazione con Reggio Children e il Laboratorio Rodari, ne sono protagonisti i genitori che aderiscono al Cerchio delle Parole, corso di formazione che conduco sulla narrazione con le scuole comunali dell’Infanzia di Reggio Emilia.

Nel laboratorio lavoriamo moltissimo sui serbatoi di memoria e immaginazione, sul valore dell’ascolto, del riconoscimento dell’altro, sulla potenza creativa della parola, sulle invenzioni dei bambini che rinominano il mondo. Il semaforo blu, Il filobus 75, Il palazzo da Rompere, La fuga di Pulcinella, le filastrocche in cielo e in terra, L’ascensore per le stelle, La strada di cioccolato, Re Mida, sono favole al telefono rodariane riabitate da parole che nascono dallo sguardo dei bambini, sulla città e sul mondo. 

Memorie dal Cerchio delle Parole

laboratorio di narrazione condotto da Monica Morini

per Laboratorio Rodari

con i genitori e le insegnanti dei Nidi e delle Scuole d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Reggio Children

Rodaribus è spazio per rimettere in circolo la memoria, celebrare la bellezza di essere vivi, di essere-con, di essere-per, di essere-tra. Tempo per ascoltare e farsi ascoltare….opportunità preziosa per rinascere! Villani Caterina

Rodaribus è la ciliegina sulla torta dopo il Cerchio delle Parole, tanto sognato e aspettato. È il Semaforo Blu. È l’insieme di k_way di mille colori… ReggioNarra invece è l’appuntamento fisso di maggio, quando Reggio diventa città delle storie, teatro a cielo aperto… E si torna tutti bambini. Simona Cultrera 

Semaforo Blu, una  strada lunga, lunga… un cammino insieme sulla strada con un bellissimo nome di donna… Via Emilia. Una strada che quel giorno, per chi ci ha creduto, ha condotto verso un bellissimo sogno. Monica Fontanesi  

Il primo Reggionarra è stato un abbandonare zavorre , trovare e trovarmi…
Il secondo mi ha fatto penetrare emozioni, ritrovare sintonie e volare in alto.. (un ascensore per le stelle, abitato da tre meravigliose compagne di viaggio,  ha aiutato… Silvia Tua

Reggionarra è un coraggioso manipolo di eroi ed eroine (di diverse taglie) capaci di disegnare nell’aria regine, maghi, folletti, rane, ascensori, stelle… tutto incredibilmente vero, tutto incredibilmente magico. Giulia Bassi  

Rodaribus è una grande emozione, un “viaggio” magico, una opportunità di condivisione di sentimenti, …e anche il gioco e le filastrocche sotto la pioggia, alle fermate incontrate lungo il percorso.
Delle mille emozioni di Reggionarra in questi anni mi è rimasto impresso un paracadute di colori, nella tenda di Nicole e Martin; una favola narrata a bassa voce al mio orecchio e alla mia grande pancia adagiata su un lettino a lume di candela, poco prima che nascesse la mia bambina (divenuta poi una grande ascoltatrice di storie); una corsa a perdifiato di genitori e bambini sotto una grande coperta di colori in piazza Vittoria; il mondo piccolo – magico e buio come l’interno di un carillon – di Manoviva, con il piacevole tamburellare delle pioggia sul cofano dell’autobus…
e ancora tanti e tanti altri sogni … Francesca Monti

Il Cerchio delle Parole per me è stato l’inizio di un viaggio. Ho conosciuto nuove me e riconosciuto le mie emozioni negli occhi dei miei compagni. Mi ha permesso di tessere nuove amicizie, di andare in profondità, nella pancia, e di volare alto, leggera.
Reggionarra mi ha portato nei colori, nella pioggia, nel caos, quello che ti fa correre, che ti tiene con il fiato sospeso e che ti fa sganasciare dalle risate.
Sul Rodaribus ho preso tutta l’energia e i colori, ho preso per mano le mie compagne e ho chiuso gli occhi prima di saltare… nel blu! Il nostro Semaforo Blu. Abbiamo preso a due mani il coraggio e abbiamo spiccato il volo.
Che emozione, che gioia! Angelica Cagossi

Un palazzo di gelato con quattro gelataie d’ogni dove…emozione pura del dare e del ricevere occhi brillanti di gioia. Grazie. Samanta Gaspari
 

Il Rodaribus per me è stato un viaggio indietro nel tempo, a ritrovare i ricordi dell’infanzia arricchiti dai ricami tessuti dai narratori che avevano le mie stesse emozioni e le stesse passioni. Ho potuto perdere la cognizione del tempo come sul Filobus75 guardando fuori dai finestrini e lasciandomi cullare dalle storie e guardando meravigliata chi si specchiava nella meraviglia! Ferma ad un Semaforo blu a guardare il cielo, scesa per una foto ricordo colorata di gioia e gioco e di corsa a inseguire Pulcinella nella sua fuga verso la Libertà!
Del Cerchio delle Parole posso solo dire che per me è stato come fare un banchetto dopo anni di digiuno… Non ringrazierò mai abbastanza Monica, il Laboratorio Rodari e le Scuole Comunali che ci hanno dato questa opportunità così preziosa e formativa. Ho conosciuto persone stupende che non posso più dimenticare e con cui ho condiviso ore di lavoro, prove ed emozioni! Questa esperienza mi ha dato risorse e strumenti nuovi come narratrice, come persona nuova e come anche come mamma! Grazie di tutto.

Dal primo Reggionarra in cui mi son trovata a raccontare di pulcette saltellanti a bimbetti altrettanto scalpitanti… ricordo l’emozione di interpretare per il pubblico la storia di un Moscone e di un Moschino con le parole inventate dal mio bimbo Andrea e dai suoi amici del Nido Arcobaleno… Il secondo anno io e le mie due compagne di viaggio siamo scese fin negli abissi per raccontare l’Ira del Mare in tempesta con i suoi risvolti colorati e luminescenti… ma siamo saliti anche fin nel Paese dei Bollesi e degli Stecchi per narrare le gesta dei nuovi re e regine inventate alla Scuola Anna Frank dai nostri bimbi!
Ogni anno l’attesa di sapere quale weekend sarebbe stato il prescelto di Maggio… ogni anno la corsa a scoprire gli spettacoli e gli attori in scena da non perdersi per nulla al mondo… e le emozioni di chi vede nell’altro lo stesso sguardo sognante… diffuso su mille sguardi in tutta la Città. La tua città! L’Alveare delle Storie che ci ha fatto vedere il nostro teatro Valli, come mai lo avevamo potuto vedere… i lettini della buonanotte nei Chiostri o in Galleria Parmeggiani, emozionanti come non mai. Ogni volta che riguardo le foto, risento i suoni, i sussurri e i canti! Ogni anno ha avuto momenti indimenticabili. Mi trasportavo tutta la famiglia ed eravamo un tutt’uno. Per quest’anno rimaniamo fiduciosi… in attesa… pronti a ricominciare!
Scusate i mille sfoghi, ma le emozioni e i ricordi sono tanti!
Francesca Sassi

Sono stata Martino Testadura e Giovannino Perdigiorno e cantando una filastrocca impertinente sono stata capace d incamminarmi in una strada nuova: quella del Rodaribus… Grazie compagni di viaggio!!! Catia Anselmi

Reggionarra e il Rodaribus per me sono le corse per arrivare agli appuntamenti del cerchio delle parole, il mettersi in gioco e superare ogni vergogna, ogni senso di inadeguatezza, nel tentativo di godere di una esperienza nuova e stimolante capace di arrivare a quelle corde della mia anima sempre abbandonate dalla frenesia della vita e dai limiti che io stessa mi sono data. È il volto, gli occhi e gli abbracci delle persone che ho conosciuto o,ancora meglio, riconosciuto. È l’amicizia che si fa strada tra anime affini, anime che sanno farsi coraggio, ridendo, scherzando, piangendo, stringendosi insieme nella paura di non essere in grado di una cosa così grande ma nell’entusiasmo di essere insieme in una giostra piena di energia pura e adrenalinica. È il mettersi in gioco per le proprie bimbe, per quegli occhi di bimbe illuminate di amore e di orgoglio per la propria mamma. È la voce di mio fratello che al termine di un semaforo blu ricco di avventure pazzesche mi dice “non è mai troppo tardi per farsi una infanzia felice”… Anna Furnari

Il cerchio delle parole e reggionarra sono stati per me riscoperta di me stessa e del mondo: come tutto ad un tratto vederci meglio, con colori più accesi, con suoni mai davvero ascoltati, parole finalmente pronunciate per il loro vero significato. Una magia che continua tuttora e mi accompagna nel mio percorso di madre, di donna e di “traduttrice” del mondo. Dora Raimondo

3: numero perfetto si dice.
3 cerchi delle parole: ogni volta come fosse la prima.
6 anni fa al primo viaggio, ho imparato a fermarmi e rimanere in ascolto di ciò che la mia anima sussurrava. Ho REimparato a vedere meraviglia anche nelle cose veramente più semplici, a riallenare la capacità di osservare il mondo con gli occhi di un bambino (può capitare, fagocitati dai ritmi, la frenesia, le corse, di perdere di vista le cose che a volte si cominciano involontariamente a dar per scontate).
Ho iniziato un viaggio da sola, con una valigia vuota e, mano a mano ho incontrato splendidi compagni di viaggio mentre il mio bagaglio si arricchiva: storie, amicizie, sentimenti, memorie, incanti, incandescenze, commozione, cuore agitato che batte a mille fin quasi a voler saltar fuori dal petto.
Quanta strada fatta insieme,  guardandosi negli occhi, sognando lo stesso sogno, regalando e ricevendo emozioni. Salire su un Rodaribus o in piedi in mezzo ad una piazza, narrando storie a piccoli e grandi cuori, provando una gioia immensa e consapevoli di non voler essere in nessun altro luogo se non li e in quel momento.
E nel cuore sempre quelle persone davvero incredibili che ci han preso per mano ricordandoci l importanza e la bellezza delle filastrocche, la chiave per andare nell’altrove, laddove tutto può accadere. Grazie a questi professionisti, Monica, Berni, Paolo, Antonella Talamonti e tutti coloro che non erano presenza visibile ma muovevano i fili di tutto questo.
Ci han preso pazientemente per mano e insieme a loro si è corsi con maglie colorate giocando in una piazza gremita di persone, a 1 2 3 stella. Abbiamo alzato le braccia, mani nelle mani, uniti, tutti insieme, noi narratori e loro i cittadini, cantando un Giovannino.
Quanta meraviglia, colore, euforia, sorrisi abbiamo portato nella nostra città, per le vie, nelle piazze, nei parchi ovunque ci fossero orecchie, cuori per ascoltare e occhi per vedere con la fantasia.
Indimenticabile.
Aspettando il prossimo progetto da realizzare INSIEME
Non esiste magia più potente del guardare negli occhi l’altro, mentre narri.
In tutti i Reggionarra le parole dei bambini ci hanno accompagnato nelle storie, riconfermando una grande verità: gli adulti devono, possono e vogliono insegnare ai bambini ma anche NOI GRANDI POSSIAMO e DOBBIAMO IMPARARE TANTO DA LORO, piccole anime spontanee e innocenti, creatori di storie per eccellenza.

L’anno scorso pioveva a dirotto ma noi avevamo il sole dentro e  regalavano raggi ad ogni parola, sorriso, sguardo, gesto.
Reggionarra, come Roma, è  unica e bellissima anche quando piove. Memy

Rodaribus è…
… riprovare sensi ed emozioni dell’infazia attraverso lo sguardo di meraviglia e le risate dei bambini.
… È blu di semaforo blu e delle calze blu, giallo di rodaribus..bus bus.. e di un arcobaleno di ombrelli che accendono una giornata di pioggia ricca di storie Tamara Bigi

Rodaribus è stato per me divertimento, risate, condivisione e spensieratezza… Un’esperienza indimenticabile!!!! Francesca Mendicino

Il cerchio delle parole e il mio primo Reggionarra: un incontro con la me bambina!
Mi sono ricordata con quali occhi ho guardato il mondo da piccola e mi sono detta che vale la pena di tornare a quello sguardo incantato sulle cose, che basta dirle e ti sembran vere, e sulle persone, che basta guardarle e ti sono amiche.
Con Martino Testadura mi sono incamminata su una strada nuova insieme a tre compagne speciali: grazie Anna, Agnese e Susi!
Il Rodaribus per me è metafora di vita, dove non conta la meta ma chi ti accompagna nel viaggio. Manuela Maiocco

Il Cerchio delle Parole, Reggionarra, un carretto del latte antico, capace di prendere il volo e di conquistarsi il cielo delle piazze, scoprire di avere stelle di parole da donare, ricevere risate lunari. Elisa Ferroni

Ho aiutato un coccodrillo innamorato a cercar casa e inseguito le gambe in fuga di una strega.
Ho intrecciato strade, sguardi, zuppe e inciampi.
Sono approdata nell’altrove.
E, lì, ho trovato casa. Marina Sensati


Io raccolgo il testimone del lavoro fatto da tutte le insegnanti che mi hanno preceduta. Inizio la mia esperienza con un “bottino” molto prezioso e che non immaginavo tanto ricco. Tutto fa immaginare un futuro luminoso, nel segno di una storia fatta di bambini, di genitori, insegnanti e di una città che cerca di percorrere strade di bellezza…la mia mattina si apre con il sorriso e molti brividi. Grazie! Elisabetta Borciani Laboratorio Rodari

Rodaribus è sempre stato come l’ascensore per le stelle in orizzontale… l’esperienza tutta con il laboratorio, dai cerchi delle parole a Reggionarra è tornare alle origini della magia, collezionare i sorrisi e i volti sognanti dei bambini, in ogni sguardo ci sono fate, principesse, draghi, avventure e pozioni che ribollono in calderoni. ogni risata ha il gusto della medicina fatata della fata di pinocchio che sistema sempre ogni cosa, il loro applaudire il croccante battere della pioggia che bagna il nostro albero yggdrasil che sostiene i mondi, quando li sento trattenere il fiato per la paura ritrovo quel timore del salto nel vuoto e quando, dopo il lupo ritrovano il fiato vedo le loro ali aprirsi e sostenerli nel loro meraviglioso volo. Daniele Corradini

Lì, davanti a quella bella luce blu, abbiamo visto la via libera per il cielo, abbiamo provato a volare insieme, tra risate, occhi felici e bocche spalancate, biciclette, un addio al celibato improvvisato e abbracci di amicizia vera che voglio continuare a trovare. Lucia Puccioni

Ro ro ro ro ro ro ro ro ro ro dodaribus.. riecheggia nella mia mente come un mantra.. mentre aspettavamo ad un semaforo blu vestite d arcobaleno e di sogni di incontrare giovannino perdigiorno per percorrere una strada nuova dove alice non si trova..e le risa dei bambini e i loro occhi che dicevano ancora. Sirtaura Dosi

Ro-Da-Ri…BusSssss
In bilico… tra il seggiolino dell’autista e la porta… tra la paura e l’attesa…sospesi… con la forza delle mille braccia e dei cento cuori che insieme a noi cavalcavano le onde delle storie e l’atmosfera di un sogno a occhi aperti e di festa e di pioggia a darci la spinta… e tutti insieme all’unisono…saltare… e spingerci oltre i nostri limiti… un vero Via Libera per il Cielo! Che mi ha cambiato, mi ha liberato… mi ha fatto reincontrare e riconoscere negli altri parti di me che ho deciso di nuovo tenere forti e strette in un abbraccio… gioia pura, gioia bambina…GIOIA!!!!!
Grazie. Elisa Taddei

Del cerchio delle parole ricordo il primo appuntamento, ferma sulla mia macchina nel parcheggio a pensare “Cosa mi è venuto in mente? Non ce la potrò mai fare, quasi quasi torno a casa…” E poi invece sono scesa… ed è iniziata la magia, un’avventura stupenda che mi ha portato fin sul Rodaribus: emozione pura, trepidante attesa, voci, colori, suoni, stupore negli occhi di bimbi felici, improvvisa consapevolezza di riuscire a creare tanto stupore… Esperienza meravigliosa che porterò per sempre nel mio cuore. Grazie. Francesca Valeriani

Per me Reggionarra è mia figlia di 2 anni e mezzo che si innamora di Alice Cascherina, sempre lei che mi aiuta a imparare le filastrocche di Rodari e ancora lei che a distanza di un anno sotto la doccia continua a cantare “Giovannino Perdigiorno”… E poi ci sono io che mi metto alla prova con cose nuove, gli occhi delle compagne di viaggio impauriti durante i primi esercizi e entusiasti mentre le storie prendevano forma… Il ro-ro-ro che dà il via a tutto, la pioggia, il nostro colore, la paura e l’adrenalina prima di salire sul bus e finalmente gli incantamenti dei bambini… Elena Caserini

È  per SEMINAR STORIE FRA CIELO E TERRA che le nostre STORIE sono in  CAMMINO, reggionarra è un’esperienza  che mi ha cambiata mi ha fatto uscire dal silenzio, … mi ha trasformato , messo un po’ SOTTO SOPRA… dando vita a INCONTRAMENTI fantastici e reali… incontri di menti, di voci, di sguardi, di sorrisi, …chiudo gli occhi ascolto le voci di bambini, adulti, anziani, …che insieme, uno accanto all’altro, cantano, chiacchierano, inventano,  sussurano… passeggiano su FILI DI SETA… In una camminata per il pianeta e per l’ umanità  …perché vorrei che la bellezza e la meraviglia delle storie ritornino ad essere sinfonie nelle nostre piazze , nelle vie, …in città . Il cerchio ..e’ un abbraccio di parole come le rondini abbracciano il cielo tuffandosi in un infinito…e’ emozione, e ‘ partecipazione, e’ un dono a noi , ai bambini, alle scuole i nidi e alla città tutta. Molto grata di aver viaggiato e fatto giravolte, capriole in cielo… con il Rodaribus ! Roberta Lazzaretti

Reggionarra è intensità, collaborazione, batticuore, gioia, magia, è VITA!!!   Claudia Canossini

Quello che avevo scritto nel nostro quadernetto alla voce… cosa ti aspetti da questo corso… il poter trovare persone da cui respirare in forme anche ben più alte delle mie pensieri che mi portavo nel cuore… ero partita con la consapevolezza di non essere  dotata peer recitare, parlare, scrivere bene ma  “a sbaiom mia!”  di Monica ancora mi risuona dentro e le continue e forti emozioni che mi avete regalato sono state pura ermeneutica! Ora mi posso godere la bellezza del mio bimbo che nel parco si stende su una panchina e mi chiede di fargli ascoltare le storie che ci avete regalato. Il suo millanta preso e ripetuto alle maestre come un vero numero, così come il suo canto in classe di Giovannino Perdigiorno che sempre ha sconvolto le maestre… la fantasia liberata,  un’umanità che credevo perduta e invece no forse ero io che mi ero persa… Grazie perché anche se è doloroso non  riuscire sempre  ad essere allineati sui tempi in un mondo che cerca di risucchiarti nel lavoro  posso comunque contare sul fatto che quest’ miracolo continuerà ancora…Rodaribus,  Reggionarra, Casa delle storie tutto quel che sarà su questa bellissima strada in cui splende l’anima καλὸς καὶ ἀγαθός, (kalòs kai agathòs) di Monica e di tutti voi, spero che continuerà a donare buoni frutti con generosità a tutti. Chiara Ferretti

Il cerchio delle parole per me è stato un viaggio nel tempo:
nel passato,nei ricordi di una me bambina riaffiorarti attraverso le parole e i sussuri dei miei compagni;
nel presente, dove le ansie e le preoccupazioni delle giornata venivano spazzate via da un abbraccio in cerchio o da un scambio di sguardi e si tornava a casa con il cuore più leggero;
nel futuro,per spingermi ad essere come quella bambina che amava guardare la gente passare,che volava nel cielo blu e che sognava..un viaggio infinito sul rodaribus da cui non scenderà mai più!!! Chiara Piccoli

Ho pensato di condividere un messaggio che scrissi lo scorso anno, prima di addormentarmi, al termine del sabato in cui vivemmo il Rodaribus. Anche perché  la sensazione ed il ricordo di quella esperienza è lì,ancora viva, in quelle parole. Quella è la mia testimonianza “da dentro” di questa esperienza così “immersiva”.  Se posso aggiungere una cosa, però, vorrei che fosse la mia testimonianza da “fuori” e cioè “prima dell’immersione”. Prima del Rodaribus, prima di tuffarsi come Alice Cascherina, prima di incastrare il cerchio delle parole fra turni e riunioni, prima di entrare nelle scuole comunali di Reggio… Prima di essere mamma… Allora mi chiedevo perché (e mi stupivo) che una città scommettesse su questo, cioè sulla scelta coraggiosa visionaria e preziosa di svuotarsi del quotidiano e riempirsi di magia, sogni, storie… riuscendo a rendere il proprio volto meravigliosamente bambino… e ora che conosco su quale grande eredità si fonda tutto questo, penso che onorare quella eredità rinnovandola nel presente non sia solo un merito, ma un dovere… Grazie a chi persevera nel farlo con immutata fantastica…


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Cari amici….. È  stato bello camminare con voi su fili di seta, fra memorie e storie, pioggia e spiaggia. È stato bello sentirsi il piccolo pezzo di un progetto più grande che porta bellezza nel mondo…
 Grazie a Monica, che ha creato e alimenta percorsi che nutrono le nostre scuole i nostri bimbi la nostra città e noi di un cibo ormai raro  che impasta cultura, arte,  emozioni e coraggio. Grazie per la tenacia con cui fino all’ultimo siamo stati spinti verso il meglio di noi stessi…cercherò di conservare vivo il ricordo di questa sensazione di inconsapevolezza, spaesamento, curiosità, inquietudine nel non sapere tutto già prima, nel non avere tutto sotto controllo e nello  scoprire solo pian piano quale sia il proprio “posto” nel progetto che ti circonda…. Credo sia molto simile al sentimento con cui ogni  giorno i nostri bimbi,figli o allievi, si affacciano al mondo…
 Grazie a Luisa. Infaticabile, paziente, attenta, disponibile, recettiva, rassicurante.  Fortunati i bimbi che trovano sulla loro strada maestre con questi talenti….
 Grazie alle mie compagne cascherine… I talenti e i  difetti di ciascuna di noi, tutti mescolati,  ci hanno spinto nell’abisso e poi di nuovo spruzzate su, verso il cielo….un grande viaggio che in poco tempo unisce vite in un ricordo per la vita…
 Grazie a tutti. Per i ricordi e le parole, donate e ricevute. Gli sguardi, i sorrisi, la condivisione. Ho le gambe stanche ma leggere e il cuore pieno. Metto i vestiti di scena in lavatrice e mi addormento sperando di incontrarvi da oggi in poi nei sogni della mia memoria. ABBRACCI ABBRACCI ABBRACCI!!!*** Francesca Pellicciotti

Si dice che vissuti diversi, quando si incontrano, possano migliorare il mondo, ma tutto ciò è difficile da realizzare. A noi il Rodaribus ha insegnato che, dopotutto, non è poi così complicato: basta farli incontrare in una storia… Fabio e Agnese Landini

Reggio Narra… un’attesa che dura un anno, appena finita già pensi a quella che verrà l’anno dopo..vorresti catapultarti in ogni luogo narrativo di Reggio ed assistere contemporaneamente a più spettacoli. Momenti unici, preziosi e imperdibili.
Un dono della città a tutti, un dono senza età.
Ho seguito le edizioni di Reggio Narra fin dai suoi primi esordi, quando ero solo io, appassionata di storie e desiderosa di farmi incantare da chi in quel momento narrava.. mi sono immersa nella fantasia, in un tempo sospeso, un altrove che ti fa sentire leggero e rapito da quel luogo e da quel tempo.
Ero già insegnante di scuola dell’infanzia, sicuramente la passione per la narrazione era fortemente legata al mio lavoro e alla meravigliosa dimensione dell’essere bambino.
Dalla maternità in poi la passione è diventata più grande e intrecciata al mio desiderio di farne parte in maniera più attiva.
Nel 2018 è arrivata la possibilità di partecipare al Cerchio delle parole, una grande scommessa, vista la mia timidezza, ma una sfida a me stessa che volevo affrontare. Poi è stato tutto meraviglioso. Ringrazio immensamente Monica, Luisa, Bernardino e Paolo per averci affiancato nel percorso di crescita personale e di gruppo. Grazie ai miei compagni di questa avventura, tutti mi avete donato qualcosa, esempi di coraggio e dedizione.
Poi è arrivato il Rodaribus, che ci ha portato a vivere un viaggio straordinario.. la mia prima narrazione.. la ricordo con grande emozione, mi tremavano i piedi, le gambe, le mani, la gola era secca, il cuore batteva a mille, ma non scorderò mai la felicità che ho provato, i sorrisi e gli sguardi incantati di chi mi era di fronte sono stati, quel giorno, il più grande regalo. Tiziana Pini